I valori della nostra Scuola dell’Infanzia

Voglio inaugurare questa serie, spero, di approfondimenti sulla “buona scuola” provando a rispondere ad una domanda: di fronte ad una scelta, quali sono i criteri che un’amministrazione o un’insegnante “mette sul piatto”?

Un paio di righe per fare un po’ di contesto e capire meglio il quesito. Come Presidente di questa Scuola dell’Infanzia vivo insieme ai collaboratori e le insegnanti quotidianamente l’esperienza di dover scegliere: le insegnanti devono scegliere se fare un’attività in giardino o uscire per una passeggiata, il Consiglio sceglie come promuovere l’Asilo, il personale addetto alla puliza sceglie come e quando fare il proprio lavoro, la Segreteria sceglie il tono comunicativo di risposta ad una e-mail di informazioni, e cosi via…

La cosa più sbagliata sarebbe quella di scegliere d’impulso, o magari “come penso io” o “come pensi tu” in quel momento: stiamo parlando in fondo di scelte che in qualche modo ricadono sui nostri più piccoli calpestatori di piastrelle, i nostri bambini.

Come si fa a scegliere?

Cognitivamente quando si fa una scelta, è risaputo che il cervello utilizza alcune strategie, mescolando le emozioni al ragionamento razionale, in una specie di “lotta tra due mondi senza fine”. Le emozioni non sono chiaramente controllabili al 100%, bisogna un po’… metterle in conto e gestirle, con la professionalità che serve in una scuola. Ma la ragione no, quella si basa su alcuni dogmi che ognuno di noi inconsciamente ha costruito consapevolmente (o meno) nel tempo: queste regole prendono il nome di Valori.

E’ proprio la Scala dei Valori quella che permette di valutare una scelta sulla base del massimo ritorno possibile, del miglior fine ultimo, della “massima resa”. 

In questi anni di amministrazione e vita insieme, più volte abbiamo fatto gruppo e ci siamo chiesti insieme: “Ma quali sono i nostri Valori?”. E la risposta è arrivata, puntuale e corale.

 

Il dono della vita

Il primo della lista non può che essere il valore della vita: il dono che un bambino ha ricevuto dai genitori e che deve essere rispettato, anzi, onorato sopra ogni cosa. Ogni scelta che la Scuola compie è per il bene del bambino, si pone di massimizzare l’esperienza di vita che l’individuo compie in ogni sua fase dell’età. Il bambino è e sarà sempre al centro della nostra Scuola. 

La socialità / la comunità

Un bambino cresce in una piccola “oasi felice”, la famiglia stretta, e con la Scuola dell’Infanzia compie i primi passi sociali, scoprendo che oltre a se stesso e a mamma e papà ci sono gli altri. Parliamo dei compagni ovviamente, scoperti in Sezione Primavera magari, visti all’inizio come qualcosa di “diverso” da me, di “insolito” e piano piano amalgamati nel concetto di socialità e comunità via via formandosi nella coscienza del bambino. Prende forma la comunità-asilo, che piano piano diventa anche qualcosa di più esteso: ci sono le persone fuori! E le andiamo a scoprire con le uscite didattiche, le invitiamo in aula o in cortile a parlarci del loro lavoro, le osserviamo mentre passeggiano fuori dal cancello della scuola. Un dono anche questo, da valorizzare e imparare ad amare.

La famiglia

Un bambino conosce da sempre i propri genitori. Ma ogni giorno la relazione evolve: come cambia l'”io” del bambino, evolve il rapporto con il genitore e allo stesso tempo il genitore, vedendo crescere il proprio figlio in un contesto di Scuola dell’Infanzia torna ad imparare, matura nuove sfaccettature della conoscenza che ha per il proprio figlio, lo vede crescere, cambiare, imparare cose nuove. Tutto questo avviene in un contesto sociale ancora più ampio: ci sono altri bambini, che interagiscono con la famiglia… e altre famiglie! E le insegnanti, l’amministrazione, il personale… insomma, la famiglia è centrale nelle nostre scelte, è un po’ “parte di noi”, ma allo stesso tempo sentiamo alta la responsabilità del rapporto e della relazione. 

Il territorio locale

La nostra Scuola è situata a Montegrino Valtravaglia, un posto fantastico, immerso nel verde, tra abeti e prati, tra castagni e fiori. E’ anche un centro rurale piccolino, caratteristico, fatto ancora di qualche piccolo scorcio di “vita d’altri tempi”, da valorizzare e scoprire. Il territorio è un ingrediente importante delle nostre scelte: le stagioni, con la pioggia, il sole, la neve e il vento scandiscono le nostre giornate; le uscite didattiche, spesso a piedi per i sentieri e le stradine del borgo, arricchiscono l’esperienza dei bambini fornendo stimoli unici e amplificando la socialità e il bene dell’io; il Comune, con il suo teatro, il suo lavatoio, le chiese, le vie del borgo, le cappellette, i sentieri, gli alberi e i fiori diventano terreno d’esperienza fertile per la consapevolezza dell’essere qui, dell’essere in un contesto concreto, chiaro, famigliare. E’ il concetto di casa.

La continuità formativa

Vediamo forte questo ultimo aspetto in due dinamiche: il passaggio dalla Sezione Primavera alla Sezione Materna e il passaggio verso la Scuola Elementare. In entrambi i casi il bambino ha bisogno di un filo conduttore che lo accompagni nella sua esperienza formativa, in un continuum didattico a suo supporto e sostegno. Abbiamo il compito e il dovere di accompagnare i bambini in questi passaggi, con l’aiuto anche delle famiglie, per proteggerli da scossoni e perturbazioni cognitive dannose per la loro crescita. 

Questi sono i nostri valori, quello in cui crediamo fortemente e che guida, ogni giorno, le nostre scelte.